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Approccio

SISTEMICO FAMILIARE 

Secondo l'approccio sistemico-relazionale i sintomi e il disagio del singolo individuo sono il risultato di un intersecarsi complesso tra esperienza soggettiva, qualità delle relazioni interpersonali più significative e capacità cognitive di autovalutazione della propria situazione.

La famiglia, intesa come il sistema vivente di riferimento principale nell'esperienza emotiva di una persona, è il primo contesto esperienziale all'interno del quale i sintomi assumono una funzione precisa per il funzionamento relazionale del gruppo di persone che ne fanno parte.

In questo senso, il lavoro di terapia familiare si fonda su una prospettiva sistemica, integrata con una visione sia relazionale sia individuale del disagio psichico. L'approccio si basa sulla collaborazione di tutta la famiglia (genitori e figli) in una consultazione finalizzata alla comprensione delle origini della sofferenza che si manifesta nel comportamento disturbato.

La consultazione familiare prevede sedute prevalentemente ad intervalli mensili, condotte in équipe e videoregistrate, e serve soprattutto per comprendere le origini relazionali della sofferenza del/la paziente alla luce della sua storia personale e familiare. Questa diagnosi individuale e familiare vuole restituire al paziente ed alla sua famiglia una competenza e una speranza per affrontare costruttivamente le difficoltà in atto e costruire con noi il progetto di un intervento terapeutico. La terapia può proseguire secondo differenti progetti, che prevedono idealmente l'impegno sia del paziente sia dei familiari, in sedute congiunte e/o separate.

L’approccio utilizzato, punta all'integrazione tra diagnosi relazionale e diagnosi individuale nei due sensi: si può osservare come una relazione sbagliata possa produrre un disagio personale, ma anche come un tratto patologico di personalità possa essere curato con l'aiuto della famiglia. E' fondamentale, infatti, identificare i fattori di cambiamento terapeutico, non solo del paziente stesso, ma anche quelli attivabili attraverso i genitori ed i fratelli. Il trattamento perciò prevede, quando possibile, l'integrazione tra presa in carico familiare e presa in carico individuale (sia del paziente che dei familiari significativi e motivati).

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