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I DSA, Disturbi Specifici dell’Apprendimento, nelle loro diverse espressioni, fanno parte della ampia gamma di Disordini Evolutivi, che possono manifestarsi nell’acquisizione delle abilità linguistiche, nell’apprendimento, nello sviluppo cognitivo. I disturbi specifici dello sviluppo riguardano quelle alterazioni funzionali che coinvolgono il linguaggio (Disturbi Specifici di Linguaggio), la lettura (decodifica e comprensione del testo), la scrittura (ortografia ed espressione del testo), il calcolo, le tappe motorie (Disturbo di Sviluppo della Coordinazione motoria), le abilità attentive, l’interazione sociale.

I DSA (Disturbi Specifici dell’Apprendimento) sono alterazioni di uno specifico dominio di abilità (lettura, ortografia, grafia e calcolo) in modo significativo e di rimando altre capacità quali l'espressione verbale e l'elaborazione delle informazioni, lasciando intatto il funzionamento intellettivo generale.

I DSA non sono sintomo di scarsa intelligenza, non sono sinonimo di ritardo mentale e non sono manifestazione di un disagio psicologico o comportamentale.

L'apprendimento di bambini/ragazzi con DSA è difficoltoso e conduce a una lentezza e una fatica superiore a quella sperimentata dai coetanei, oltre che a manifestazioni secondarie come sofferenza psicologica ed emotiva, caduta dell’autostima, rifiuto emotivo dello studio fino all'abbandono scolastico.

Le caratteristiche fondamentali dei disturbi specifici sono:

  1. specificità: la compromissione deve riguardare uno specifico dominio di abilità, ovvero le abilità strumentali connesse all’apprendimento quali lettura, scrittura, calcolo, lasciando intatto il funzionamento intellettivo generale.

  2. discrepanza fra abilità nel dominio specifico interessato, che risulta essere carente rispetto alle attese per l’età e/o la classe frequentata e l’intelligenza generale che è invece adeguata all’età cronologica.

  3. l’essere “evolutivo”: la compromissione deve riguardare lo sviluppo, si manifesta cioè in età evolutiva e deve essere stata presente durante i primi anni di scolarizzazione e non acquisita più tardi nel corso del processo educativo. Si escludono da questa categoria diagnostica  tutte quelle manifestazioni che compaiono successivamente e che vengono denominate “acquisite”.

  4. il carattere neurobiologico delle anomalie processuali che caratterizzano i DSA. E’  importante sottolineare che i fattori “biologici” e fattori ambientali  interagiscono attivamente nel determinare la comparsa del disturbo.

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Insegnante e studente

Valutazione e diagnosi

L'équipe è autorizzata dall'ATS  di PAVIA (268/DGi del 6/11/2015) ad effettuare attività di prima certificazione diagnostica valida ai fini scolastici, secondo quanto previsto dalla L.170/2010.

La valutazione e la diagnosi di Disturbo Specifico dell’Apprendimento e dei disturbi più spesso compresenti (disturbi del linguaggio, dell’attenzione e dell’iperattività, della coordinazione motoria, psicopatologici e altri), si sviluppano in un percorso che necessita di competenze altamente specialistiche, coordinate tra loro. In particolare, è necessaria la somministrazione di test atti ad indagare non solo le abilità strumentali di lettura, scrittura e calcolo, ma anche la funzionalità dei processi cognitivi (intelligenza generale, memoria, attenzione, linguaggio, percezione e abilità prassiche).

Il protocollo operativo si articola in tre momenti fondamentali:

                                                                                                            

ANAMNESI

La prima visita di accoglienza viene effettuata dal Neuropsichiatra infantile, che raccoglie tutte le informazioni sulla storia dello sviluppo fisico e psicologico del paziente, della sua famiglia e del contesto scolastico, valuta le problematiche presentate, effettua l’esame neurologico, al fine di rilevare elementi utili per un corretto inquadramento diagnostico. Oltre all’esame neurologico, obiettivo di base per escludere eventuali deficit motori e/o sensitivo sensoriali (in particolare visivi ed acustici), specifica attenzione viene dedicata all’esame della motilità oculare estrinseca ed intrinseca , delle competenze motorie globali e fini , dell’equilibrio statico e dinamico, della coordinazione motoria generale e –in particolare– di quella visuo-motoria , della lateralità (occhio, mano , piede), delle abilità prassiche.

VALUTAZIONE

Successivamente, ha inizio la fase di approfondimento conoscitivo e diagnostico attraverso l’utilizzo di prove psicometriche standardizzate per valutare l’efficienza intellettiva e le funzioni cognitive di base(memoria, attenzione e prassie), gli apprendimenti scolastici (LETTURA, COMPRENSIONE, SCRITTURA, CALCOLO).

In base alle risultanze di questo primo assessment clinico-funzionale, in presenza di deficit prestazionali, si può procedere, in accordo con la famiglia, ad ulteriori approfondimenti:

  • il neuropsichiatra infantile può ritenere necessari esami clinico-strumentali specialistici;

  • Se necessario per età e scolarità, viene condotta dalla logopedista una valutazione specifica relativa al linguaggio, durante la quale vengono presi in esame i prerequisiti meta-fonologici e la comprensione morfo-sintattica attraverso gli opportuni test;

  • Eventuale valutazione della sfera emotivo-affettiva, comportamentale e relazionale.

COLLOQUIO CONCLUSIVO E RELAZIONE SCRITTA

Al termine della valutazione, dopo la discussione in equipe dei risultati emersi e la definizione diagnostica, viene stesa una relazione finale (in particolare per la certificazione dei Disturbi Specifici di Apprendimento verrà utilizzato il modello previsto dalla normativa, contenente indicazioni per la compilazione del PDP), che verrà consegnata ai genitori durante il colloquio di restituzione. Si prevede di spiegare al bambino l’esito del percorso attuato al fine di supportarlo nel percorso di consapevolezza dei suoi limiti e delle sue risorse cognitive e strumentali affinché possa affrontare, gestire e superare o compensare le difficoltà emerse. Viene programmato un incontro con gli insegnanti, previo consenso della famiglia, al fine di restituire l’esito della valutazione e supportarli nella scelta di eventuali strumenti compensativi e dispensativi.

INTERVENTI E STRUMENTI

Nel momento in cui giunge una diagnosi ufficiale e si ottiene  la certificazione, ciò consente alla scuola di attivare le protezioni previste dalla legge 170/2010, quali cioè l’uso degli strumenti compensativi e dispensativi, una metodologia didattica personalizzata, più tempo per compiti e verifiche. Ma per il bambino tutto ciò non basta, è necessario che vengano attivati quegli interventi comunemente chiamati di riabilitazione ma più propriamente definiti con il termine "abilitazione". Sin dall'individuazione di una difficoltà di apprendimento è necessario intervenire precocemente. Attraverso percorsi di potenziamento è possibile recuperare le difficoltà di apprendimento. Tali interventi sono individualizzati e personalizzati sulla base delle caratteristiche del bambino o del ragazzo e mirano a recuperare le difficoltà di apprendimento, promuovere le abilità, compensare le difficoltà, valorizzare i punti di forza di ogni bambino, attivare le risorse e le strategie personali. Il trattamento abilitativo non si limita all'allenamento delle abilità di lettura, scrittura e calcolo, ma comprendere interventi integrati quali sostegno all'autostima e alla motivazione, training dell'attenzione, metodo di studio, potenziamento della comprensione. Il trattamento abilitativo prevede il coinvolgimento attivo degli insegnanti e dei genitori del bambino o del ragazzo. È fondamentale il sostegno puntuale e continuativo tra specialista, famiglia e insegnanti.

I servizi offerti presso il nostro studio sono:

  • Intervento logopedico;

  • Potenziamento cognitivo e didattico;

  • Tutor Specializzato nel supporto e nella gestione dei compiti;

  • Teleriabilitazione integrata mediante uso di RIDINET.

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POTENZIAMENTO

COGNITIVO

Per competenze cognitive si intende l’insieme di tutti i processi di pensiero, quali il problem solving, le capacità deduttive, la comprensione, la capacità di orientamento, l’organizzazione del comportamento, capacità di confronto e categorizzazione e molte altre, tutte competenze che ci consentono di apprendere e mettere in atto comportamenti adattivi.Con il potenziamento cognitivo l’obiettivo è di sollecitare e sviluppare tali competenze per migliorare le prestazioni di apprendimento, individuando e lavorando sui punti di forza e su quelli deboli, trasformando i primi in una risorsa per i secondi.

​E’ utile per tutti i ragazzi che presentano difficoltà di apprendimento, necessità di un intervento di regolazione del comportamento, miglioramento dei tempi e della qualità dell’attenzione.

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TUTOR SPECIALIZZATO SUPPORTO COMPITI

Il tutor individua le modalità di apprendimento maggiormente idonee per il soggetto. Fornisce tecniche e strategie per apprendere in minor tempo e impiegando meno sforzo possibile, utilizzando modalità globali e intuitive. Il tutoraggio è idoneo e adatto sia a soggetti con Disturbi Specifici dell’Apprendimento e dell’Attenzione, sia per chi ha difficoltà nell’approcciarsi allo studio e ai compiti. Il tutor interviene come consulente tra la scuola e la famiglia del bambino/adolescente, fornendo strategie di supporto da generalizzare nell’ambiente scolastico e nell’ambiente domestico; ciò rinforza quello che viene appreso negli incontri e crea, soprattutto, un equipe di supporto intorno al soggetto. Non si deve confondere il tutoraggio con delle semplici ripetizioni, in quanto il tutor è una figura specializzata, con una specifica formazione e ha acquisito degli strumenti e delle modalità di apprendimento diverse per tipologia di disturbo specifico, queste competenze lo agevoleranno nell’approccio con il bambino durante le ore dedicate ai compiti e allo studio.

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RIDINET

* Si possono creare e gestire i profili degli utenti  e dei loro percorsi riabilitativi: tali profili, una volta inseriti, saranno sempre disponibili nella pagina principale di RIDInet.
* Per ogni utente è possibile creare, personalizzare, gestire e  monitorare il percorso di riabilitazione DSA.
* Per creare il percorso personalizzato in base alla diagnosi si possono utilizzare le applicazioni (App), sviluppate secondo riconosciuti modelli riabilitativi e pronte all’utilizzo.
* Le App possono essere predisposte e personalizzate dallo specialista.
* Si possono sempre controllare le modalità di somministrazione delle attività extrambulatoriali e l’andamento del percorso.
* Si può monitorare il percorso e i progressi degli utenti  grazie ai servizi di reportistica e alle viste di insieme sull’andamento della riabilitazione e a strumenti come le notifiche automatiche.
*Si possono utilizzare strumenti come la messaggistica integrata per comunicare con gli utenti.

Le applicazioni all’interno di RIDInet sono in prevalenza pensate per il trattamento dei DSA e dedicate ad utenti in una fascia di età che va dalla scuola primaria alla scuola secondaria di primo grado.

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